15/11/2015
Laura Ivani (334 articles)

Ordinazioni, convegno ecclesiale, incontri: tutte le notizie della Diocesi

Festa dei Santi e commemorazione dei Defunti. Le celebrazioni alla Spezia.

L’ordinazione di due nuovi sacerdoti

Don Samuele Bertonati e don Marco Morolla sono diventati preti sabato pomeriggio alla Spezia. L’ordinazione sacerdotale, presieduta dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, presenti anche i vescovi Bassano Staffieri e Jean Ntagwarara, si è svolta nella cattedrale di Cristo Re affollata di fedeli.

Numerosi in particolare i fedeli delle due parrocchie di origine dei novelli sacerdoti, Volastra e Nostra Signora della Salute. Significativa l’omelia che il vescovo Palletti ha pronunciato nel corso della celebrazione.

«Oggi veramente – ha esordito – compiamo un grande gesto o, meglio ancora, riceviamo un grande dono: il dono di due presbiteri per questa Chiesa locale. La parola di Dio ci accompagna in questo e lo fa in modo particolare attraverso le letture che abbiamo ascoltato». E’ dunque dalla parola ascoltata che ci vengono alcuni doni. Il primo ci viene da lontano, dalle parole del profeta Isaia: lo Spirito scende e “costituisce”, “rende capaci di operare in un modo nuovo”.

Dio infatti non solo “invia”, ma anche “costituisce”, e così conferisce la capacità di un agire nuovo: «Così il sacramento dell’ordine oggi davvero trasforma e “conforma” questi nostri fratelli a Cristo sacerdote».

Monsignor Palletti si è poi soffermato sul fatto che – come ricordato dalla seconda lettura – il sacerdote viene collocato nel “corpo vivo” della Chiesa, affinché la “serva” con fedeltà, sia nell’annuncio della Parola sia nel porgere i grandi gesti della salvezza, ed in particolare l’Eucaristia e la Riconciliazione. E’ il grande tema del servizio.

Il dono del presbiterato davvero permette al popolo di Dio di camminare nella Storia e di essere luce e lievito del mondo, ma tutto ciò viene reso possibile solo quando si accetti di seguire pienamente il Signore nella dimensione del servizio. L’ordinazione presbiterale, dunque, trova la sua forza nel dono dello Spirito e vede nella missione affidata dal vescovo lo spazio, l’ambito e la concretezza storica del proprio servizio.

Si determina così in modo compiuto quell’essere conformati a Cristo eterno sacerdote e nel contempo quell’essere “mandati” in missione affinché gli uomini credano, e credendo abbiano la vita eterna. «Fuori dal “servire” – ha aggiunto il vescovo – perdiamo il senso di noi stessi: il Vangelo è esplicito, quando ci ricorda che “il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire”. Ebbene, però: servire non vuol dire accondiscendere, ma annunziare con fedeltà.

Vuol dire anche pagare per portare la verità di Cristo: «Ma vuol dire soprattutto permettere allo Spirito di compiere ciò che dice il Signore: “Chi ascolta voi ascolta me”». Si lega a questo il grande tema e dono, quello della santificazione, che riguarda i sacerdoti per se stessi ma in modo inscindibile anche la santificazione del popolo loro affidato. «Con le vostre opere e con la vostra vita – ha detto il vescovo rivolgendosi agli ordinandi – porterete santificazione e troverete santificazione.

Il presbitero si santifica nella “carità pastorale” e non può farlo se non ama la sua comunità e se non si fa amare dalla sua comunità. Voi siete dunque chiamati ad essere santi santificando, ad essere presbiteri sempre, in ogni momento della vostra vita».

«Ecco, voi oggi diventate presbiteri non solo “per sempre”, ma “ovunque”. Questo aspetto dell’”ovunque” non sempre viene sottolineato, ed invece è importante, allo stesso modo del “sempre”, è fondamentale». «In tal modo dobbiamo camminare per le vie della Storia, con quella misericordia che il Papa non cessa di ricordarci: annunciare sempre la misericordia, senza tradire mai la verità. E’ uno sforzo grande, ma dovete farlo».

«Dovete essere generosi, tutti noi sacerdoti dobbiamo essere generosi, testimoni di una Chiesa in uscita, missionaria, in annuncio, capace di dire l’essenziale: Gesù Cristo è morto e risorto per noi».

All’ordinazione erano presenti diverse decine di sacerdoti che, insieme ai vescovi presenti, come prescrive il rito, hanno imposto le loro mani sul capo dei due ordinandi. All’inizio della celebrazione il vescovo aveva ricordato la tragica circostanza degli attentati di Parigi di venerdì sera: «Giorno di gioia e di luce quello di oggi qui per noi – ha detto – ma anche di sofferenza e di lutto per un crimine che, come ha detto il Papa, colpisce l’umanità intera».

Davvero, ha proseguito il vescovo, il mondo ha bisogno di Cristo e di servi fedeli che annuncino il Vangelo, “e ciò dà ancora più senso a ciò che stiamo compiendo”.

 

Incontro sulla famiglia

Sabato prossimo 21 novembre si terrà alla Spezia, con inizio alle 9 nella sala “San Francesco di Sales” di Tele Liguria Sud, un convegno a tutto campo sui temi della famiglia, promosso dalla Caritas e dall’ufficio diocesano di Pastorale familiare.

Parlare di famiglia in ambito cattolico può forse a prima vista apparire ripetitivo e scontato. Peraltro, il convegno intende affrontare l’argomento da un punto di vista innovativo ed originale, rappresentato da un disegno di legge presentato a Genova di recente dal consigliere regionale spezzino Andrea Costa e da alcune esperienze di autentico sostegno, quali quelle introdotte nel Comune veronese di Castelnuovo di Garda (il Comune dove si trova Gardaland, per intendersi), che sarà rappresentato dall’ex sindaco Maurizio Bernardi.

Introdotti dal direttore dell’ufficio diocesano don Roberto Poletti, oltre a Costa e a Bernardi (questi anche in rappresentanza del Forum delle associazioni familiari), interverranno don Luca Palei, direttore della Caritas, don Mario Perinetti per i consorzi delle cooperative cattoliche, Davide Fazioli del Forum terzo settore, Andrea Stretti, assessore al Comune di Spezia. Seguirà un dibattito incentrato sulla proposta di legge regionale, onde raccogliere contributi, critiche, suggerimenti.

Come si comprende, l’incontro – che sarà concluso da un intervento del vescovo Luigi Ernesto Palletti – si colloca  idealmente nella più ampia riflessione che la Chiesa sta proponendo in merito alla famiglia. Tutti sono invitati all’iniziativa, che ha potuto essere realizzata grazie alla collaborazione del centro di servizio “Vivere insieme”, del Forum delle associazioni familiari e dell’associazione “Mondo Nuovo Caritas”, nel cui più ampio progetto “Accogliere chi, accogliere come, tessitori di prossimità” rientra l’evento.

In materia di impegno a tutela della famiglia ricordiamo anche che l’altro sabato, in piazza del Bastione alla Spezia, almeno centoventi persone hanno partecipato alla nona iniziativa cittadina delle “Sentinelle in piedi”.

 

Il Papa a Firenze

Il discorso che Papa Francesco ha tenuto martedì scorso ai partecipanti al convegno ecclesiale di Firenze – presenti tra gli altri il vescovo Palletti e la delegazione della diocesi – ha offerto, tra i tanti, alcuni spunti che si collegano con l’antica storia religiosa della Lunigiana.

Il Papa, come è noto, dopo essersi soffermato sull’immagine del Volto di Cristo che campeggia nell’affresco del Giudizio universale, nella volta del duomo fiorentino, ha messo in guardia da due tentazioni diffuse anche oggi: il pelagianesimo e lo gnosticismo.

A proposito di quest’ultimo, inteso come soggettivismo religioso, il Papa ha detto tra l’altro: “La differenza tra la trascendenza cristiana e qualunque forma di spiritualismo gnostico sta nel mistero dell’incarnazione”. La storia religiosa europea ci dice che proprio su tali temi venne valorizzata nella seconda metà del Medioevo la devozione alla reliquia del Sangue prezioso di Gesù, approdata a Luni nell’anno 782, conservata in quella cattedrale e poi traslata in quella di Sarzana, dove si trova tuttora. E’ noto che, in Europa occidentale, la tradizione gnostica dei catari e, in parte, dei templari costruì in quei secoli la leggenda esoterica del Graal, la coppa che, sul Calvario, avrebbe raccolto proprio il sangue di Cristo, a cura di Giuseppe d’Arimatea e di Nicodemo.

Una leggenda che appare simile alla tradizione di Luni, tanto che uno degli autori gnostici più importanti, Robert de Boron, autore del “Perceval”, afferma a un certo punto che “un secondo Graal” si troverebbe proprio a Luni. In realtà, come detto, la reliquia lunense è assai più antica dell’epoca delle Crociate, dovendosi collocare invece, per il collegamento al Volto Santo di Lucca, ai tempi dell’iconoclastia orientale.

E’ dunque forse possibile che, lungo l’asse della via Francigena, sia stata la devozione di Luni a ispirare gli gnostici e non viceversa. Ma la differenza teologica e, diremmo oggi, pastorale è molto grande. Perché la reliquia di Sarzana non è mai stata un misterioso “trofeo” riservato all’ascesi di pochi eletti (che è la posizione tipica dello gnosticismo), bensì un autentico fatto di popolo.

L’antico inno sarzanese ne parla come di “Urbis o nostrae gloria et praepotens presidium”, gloria e difesa della città. La Croce medievale di maestro Guglielmo, conservata nella basilica sarzanese a fianco della reliquia, presenta inoltre il Volto di Cristo “trionfante”, molto simile – pur in contesto iconico diverso – a quello fiorentino citato dal Papa. Questi due segni potenti, già nel Medioevo, per dirla con Francesco, conducevano dunque “la Parola alla realtà”, arginando e isolando le tentazioni gnostiche. La tradizione religiosa di tutta la Lunigiana ne è sempre andata fiera, ed a maggior ragione questo può valere per l’oggi.

Egidio Banti

 

«Una pagina di Vangelo al giorno»

Nell’omelia tenuta a Roverano, la più recente tappa dei pellegrinaggi diocesani mensili, il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha messo in luce l’importanza di «invocare la capacità di accogliere ciò che Dio ci vuole donare, a partire dalla maternità universale di Maria».

“Ecco tua madre”, ha detto Gesù sulla croce all’unico discepolo presente, Giovanni. E così «Maria, madre del figlio, all’improvviso si trova investita di maternità infinitamente estesa». Palletti ha chiesto anche di accompagnare con la preghiera i due importanti eventi della settimana: il convegno di Firenze e l’ordinazione di due sacerdoti.

«Al di là della presenza dei delegati a Firenze, quello che deve animare il nostro cammino è la concretezza». “Uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare”: sono questi i verbi di un cammino che possa essere «motore per animare una fede che c’è, ma che è talora sopita».

Il vescovo ha invitato i fedeli a prendere «la santa abitudine di leggere una pagina al giorno di Vangelo. Il Vangelo è sempre lo stesso, e meno male! Purtroppo anche noi siamo sempre gli stessi, e non seguiamo la strada che il Vangelo ci indica. In una mano dobbiamo portare il Vangelo, nell’altra la concretezza. Bisogna calare il Vangelo nella concretezza della vita, senza cedere alla tentazione della fuga. Dobbiamo sforzarci di capire come il Vangelo possa scendere nella concretezza della nostra vita».

 

«L’Africa e il mondo che migra»

«L’Africa e il mondo che migra» è il tema di un incontro che si terrà giovedì prossimo 19 novembre alle 17 alla Spezia, al centro “Allende”. L’iniziativa, di indubbia attualità, è organizzata dall’associazione “Igino Giordani” (del movimento dei Focolari), dal “Mediterraneo” e dal liceo scientifico “Pacinotti”.

Parteciperà Martin Nkafu Nkemnkia, africano del Camerun, docente di Filosofia e missionologia alla pontificia università Lateranense di Roma, uno dei massimi esperti di storia, religioni e culture dell’Africa. Al centro dell’incontro le ragioni e le prospettive delle migrazioni attualmente in corso. Tutti sono invitati.

 

Incontro sulla “Laudato Si’”

Il gruppo “Terza età” dell’Azione cattolica diocesana organizza per giovedì prossimo 19 novembre alle 16, nel salone “Fanelli” della cattedrale di Cristo Re alla Spezia, un incontro sull’enciclica “Laudato Si’”.

Lo terrà l’assistente ecclesiastico di Azione cattolica don Pietro Milazzo, che ne commenterà i passi salienti. Seguirà un breve incontro conviviale. Tutti sono invitati ad intervenire.

 

Il vescovo al Sacro Cuore

Domenica 15 novembre alle 11 il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha celebrato Messa e amministrato la Cresima nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, detta dei Cappuccini, in via XX settembre 150, alla Spezia. Nella stessa parrocchia domenica 29 novembre, alle 16, concerto d’organo con musiche di Bach eseguite dal maestro Ferruccio Bartoletti. Ingresso libero.

 

Lerici, incontro pubblico dell’”Unitre”

«L’immigrazione: aspetti economici, giuridici, culturali» è il tema della conferenza che Diana Brusacà, presidente della sezione penale del tribunale di Spezia, tiene il 17 novembre alle ore 17, a Lerici, nella sala del palazzo comunale. L’iniziativa è promossa dalla sezione lericina di “Unitre”, l’Università della terza età.

Overall

Una carrellata di informazioni dalla Diocesi della Spezia - Sarzana - Brugnato