01/06/2016
Redazione (8986 articles)

Trapani – spezia 2 – 0

Trapani-Spezia-playoff-partita

La mission impossible è rimasta tale: piange lo Spezia, ride un Trapani più scaltro, fortunato e terribilmente cinico.
Non basta la generosità delle Aquile, stanche dopo un buon primo tempo, ma incapaci di impensierire il fortino siciliano.
La grande rincorsa, iniziata a novembre con la squadra a meno due dai play out, termina così con una onorabilissima eliminazione alle semifinali play off.
Onore dunque a Mimmo Di Carlo e a tutto il gruppo, in grado di compiere una straordinaria cavalcata.
Complimenti anche al Trapani, anche se l’errore di La Penna dell’andata pesa come un macigno.

MARTIC RILEVA DE COL, NENE’ E PULZETTI DAL PRIMO MINUTO, TRA I GRANATA OUT PETKOVIC – CITRO

O la va o la spacca, dentro o fuori: dopo lo zero a uno dell’andata, lo Spezia cerca di accantonare le polemiche del Picco, andando alla ricerca di una vera e propria impresa in quel di Trapani. Alle Aquile servono infatti almeno due reti di scarto per poter raggiungere una storica finale. Di Carlo, squalificato per un turno e sostituito dal vice Claudio Valigi, deve fare a meno di De Col, ma recupera Pulzetti e Nenè: nel 4-3-3 del tecnico di Cassino spazio dunque a Chichizola in porta, Martic, Postigo, Terzi e Migliore in difesa, Pulzetti, Errasti e Sciaudone sulla mediana, Catellani – Nenè – Calaiò tridente d’attacco.

Pesante defezione in casa Trapani, con il croato Petkovic neanche convocato; non al meglio neanche Citro, che si accomoda in panchina. Per il resto, 3-5-2confermato, con Nicolas tra i pali, Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio a comporre la retroguardia, Fazio, Eramo, Scozzarella, Barillà e Rizzato a centrocampo, Coronado – De Cenco tandem d’attacco.

SPEZIA GENEROSO, REGGE IL BUNKER TRAPANESE

Elevatissimi i ritmi sin dal prime battute, con Trapani e Spezia subito riversate nelle rispettive aree avversarie, a testimonianza di una gara sentita e combattuta. A testa bassa le Aquile, pericolose al 3′ con l’assist di testa di Catellani indirizzato a Nenè, sul quale interviene Barillà non senza problemi. Pochi istanti dopo è il turno di Sciaudone, ben servito in profondità da Nenè, ma il destro del numero 7 ex Salernitana è rimpallato dalla retroguardia granata. Più fortunato il tentativo di Piccolo dai venti metri, ma Nicolas fa sua la presa. In difficoltà i padroni di casa, costretti al lancio lungo in più occasioni, ma Postigo e Terzi fanno buona guardia. Costante la pressione degli aquilotti, anche se la retroguardia trapanese contiene gli attacchi avversari: ci prova Catellani di testa al 26′, ma il pallone scorre lento verso le braccia di Nicolas. Poco presente la squadra di Cosmi, anche se alla mezz’ora sono proprio i padroni di casa a creare la migliore palla gol con un bordata da fuori di Eramo, di un soffio alla destra di Chichizola. Nel finale, vicinissimo al vantaggio anche lo Spezia con una bella punizione a giro di Piccolo, ma Nicolas è attento, respingendo la sfera con i pugni e sancendo così lo zero a zero dei primi 45′.

SCOZZARELLA – CITRO SENTENZIANO LE AQUILE: IN FINALE CI VA IL TRAPANI

Inizio ripresa col freno a mano, caratterizzato da un’andatura lenta e compassata. Si fa sentire la stanchezza tra gli aquilotti, incapaci di impensierire con decisione l’impenetrabile difesa siciliana. Il Trapani controlla pazientemente, colpendo, come da copione, al quarto d’ora: a portare in vantaggio gli uomini di Cosmi è un tiro dagli undici metri dell’ex Scozzarella, causato da un avventato intervento di Chichizola su Coronado. Sotto di tre reti, Valigi cerca la mossa della disperazione, inserendo Kvrzic e Calaiò per Pulzetti e Catellani, mentre tra i padroni di casa entrano in campo Nizzetto e Citro al posto di Barillà e Coronado. Proprio i neo entrati in maglia bianca si rendono subito protagonisti in avanti, ma il bello spunto sulla destra di Kvrzic non è sfruttato al meglio da Calaiò, autore di una sbilenca conclusione mancina. Passano i minuti e a crescere è solo il morale del pubblico di casa, con il match di fatto congelato dopo l’uno a zero: alla mezz’ora entra Situm per Martic, ma la sostanza non cambia e anzi, a trovare il raddoppio al 90′, con il più classico dei contropiedi, è Citro, alla tredicesima rete stagionale. A festeggiare sono così i granata, in attesa ora di conoscere il nome della vincitrice tra Pescara e Novara.